domenica 25 ottobre 2009

Nesta come Maldini

Memorabile doppietta di Nesta a Verona contro il Chievo, 3 punti per il Milan, grazie Sandro.

sabato 24 ottobre 2009

Volevi cambiare vita? Eccoti servito


Una settimana da dimenticare per il mercenario Kakà e compagni, dopo la batosta nel Santiago Bernabeu inflitta dai suoi ex compagni rossoneri, il Real pareggia fuori casa contro lo Sporting Gijón.
Hai visto Richy! le cose non sono poi così rosee a Madrid.
Ti auguro tutto il male possibile, parlo di male calcistico chiaramente e non legato alla salute, quest'ultima spero sia sempre ottima, spero tu possa vivere fino a 200 anni, per continuare ad ammirare il Milan e le sue imprese.

mercoledì 21 ottobre 2009

Mettiamo Gattuso in porta al posto di Dida - Real Madrid Milan 2 a 3

Finalmente, durante il secondo tempo di Real Madrid - Milan torniamo a giocare al calcio.

La cronaca:
Gran cappellata di Dida, 1 a 0 per il Real
Gran gol di Pirlo, 1 a 1
Gran palla di Ambrosini, gol di Pato, 2 a 1
Seconda Gran cappellata di Dida, 2 a 2
Gran secondo tempo di Ronaldinho
Terza Gran cappellata di Dida, quasi gol del Real
Gran autogol del Real, annullato
Gran giocata dei RAGAZZI, Gran palla di Seedorf, gol di Pato, 2 a 3
Gran bella partita, Gran bella vittoria.

Una domanda per Kakà:
Ma quanto ti ha bruciato il kulo?

Fischiare Kaka

Kaka' e' da fischiare, punto e basta.
Kaka' e' un ex giocatore rossonero, quindi fischiare, fischiare e fischiare.
Kaka' non ha rispettato la sua parola, quindi fischiare.
Kaka' non ha rispettato noi tifosi, quindi fischiare.
Kaka' non ha rispettato i colori e la fede rossonera, quindi fischiare.
Kaka' sventolava una maglietta fuori dalla finestra, promettendo , bla bla bla, quindi fischiare.
Kaka' adesso e' del Real, quindi fischiare.

Kaka' non sei piu' neinte nei nostri cuori.
Fischiare fischiare fischiare!!!!

martedì 20 ottobre 2009

Mi sa che Ziliani odia Dinho.....

da qualche mese il noto giornalista Paolo Ziliani, continua a martellare Ronaldinho Gaucho per le sue prestazioni ormai non più da extraterrestre che sfoggiava a Barcellona.
Concordo sul fatto che Dinho non sia più quello di una volta, ma di certo queste continue accuse, questi continui titoloni tipo quello presente a "questo indirizzo", non lasciano tranquillo sia il Gaucho e sia la squadra. (Anzi, tolgo il link dell'indirizzo, direi che non merita neanche di essere girato sul web)
Una squadra che deve lottare molto per stare dietro alle attuali grandi, ha bisogno di gente che tifi per lei, di gente che sia li a cantare e non a fischiare.
Ovviamente non abbiamo bisogno di Ziliani che continua a puntare il dito su un'unica persona. Allora non capisce proprio un cazzo di calcio, queste sono dimostrazioni di ignoranza.
Puntare il dito sul singolo quando una squadra intera per non dire una società, sono in fase calante.
Ma vai a scrivere in metropolitana sui muri!!

PS
Basta fare una ricerca su google tipo "Ziliani Ronaldinho", ci si rende conto subito che non simpatizza per il Gaucho.

Le temute pagelle di Ziliani!!! ahahahahah
Ma avrà mai giocato a questo sport?

mercoledì 7 ottobre 2009

Insomma, sempre, comunque e dovunque Forza Milan

il Milan venduto agli sceicchi, ancora non posso crederci, ma probabilmente anche di questo dovro' farmene una ragione, come lo e' stato per il Mercenario.
Si puo' dire che sia cominciato tutto proprio grazie alla vendita' del Mercenario, tutto cosa?
Ma si dai, i risultati, i dubbi sulla vera fede, i 4 gol rifilati dall'Inter e tanti altri episodi negativi.
Non parlo di certo della mia di fede, ma di quella del popolo in generale.
Esempio su tutti le campagne INUTILI dei vari blog e siti sparsi nel web, che spingono il tifoso a non fare ne l'abbonamento allo stadio e ne quello su Sky.
Poveri perdenti, ve lo dice uno che era in B con il Milan sempre al secondo anello e che ricorda con tanta gioia la finale di Barcellona contro lo S Bucarest. E che inoltre, ha visto l'Inter rifilarci 4 pere a San Siro.
INSOMMA, SEMPRE, COMUNQUE E DOVUNQUE, FORZA MILAN.

Egregio Sig. Silvio sarebbe giusta in questo momento una sua dichiarazione, che schiarisca le idee una volta per tutte. Basta con questo tormentone.

domenica 4 ottobre 2009

Facciamo un'altra critica rossonera: Atalanta 1 Milan 1

Impressionante. Un gioco inesistente, fermi sulle gambe, privi di idee, almeno Abate ci mette il cuore, gli altri neanche quello.
Una difesa che lascia tirare in porta ed un attacco che invece in porta non tira, ma dove possiamo arrivare con dei presupposti del genere? Nesta si salva.
Il gioco di Pirlo ormai anche mia nonna lo prevede, Ringhio ci mette il cuore anche lui, ma i polmoni non sono più quelli di una volta. Zambrotta Favalli sulla fascia sinistra, in 2 non fanno ne un terzino e ne un'ala.
Meno male che Dinho si ricorda di saper giocare al calcio, inventando un bel gol al volo. Risponde in campo il Gaucho, dopo l'ennesima polemica per una sua uscita notturna in discoteca.
Rossoneri comunque incapaci di ribaltare il risultato contro una squadra in peggiori condizioni. L'Atalanta.

sabato 3 ottobre 2009

Sopra la panca, Leonardo campa

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Non facciamo gli interisti per favore, teniamoci il nostro allenatore almeno sino a fine girone.
La squadra sarà anche da rivedere, rifondare, ma bisogna dare il giusto tempo a Leo, e non comportarsi come iene se per il momento tutto va storto. L'arrivo di un'altro allenatore potrebbe sconpensare ulteriormente l'ambiente negli spogliatoi, la squdra e l'allenatore hanno bisogno di tempo (speriamo non troppo), tranquillità (speriamo non troppa) e di grinta (speriamo troppa).
Un rinforzino ci starebbe, sopratutto nei laterali.

venerdì 2 ottobre 2009

Lettera aperta al presidente - MilanNews

La legga PRESIDENTE.

Caro Presidente,
mi perdoni ma la chiamerò così, perchè per chi ha vissuto gli ultimi 23 anni di storia del Milan, Silvio Berlusconi sarà sempre "il Presidente" come Franco Baresi "il Capitano", qualsiasi cosa accada e per l'eternità. Le scrivo all'indomani dell'umiliante sconfitta contro lo Zurigo, il punto più basso della storia recente rossonera forse, che ricorda tantissimo altre partite sanguinose come Bordeaux-Milan, Milan-Roseborg, Galatasaray-Milan ecc: non lo faccio per invitarla a "tirare fuori i soldi" come in molti, giornalisti, critici e soprattutto tifosi, fanno. Dal primo momento ho sposato la sua volontà di contenere i costi in un momento così delicato per l'economia mondiale, ma anche per il calcio: ho compreso, digerito e persin giustificato la cessione di Kakà e le critiche (e gli insulti, in alcuni casi) a lei destinate sono finite di riflesso anche a me da parte di centinaia di lettori, e telespettatori. Ho avuto (e mantengo) fiducia in Ronaldinho, designato come il trascinatore del nuovo Milan, perchè la mia concezione del Calcio è sempre molto vicino alla sua: mi piace la classe, l'allegria, il bel giuoco, le vittorie, ed il Gaucho bene incarna tutti questi aspetti. Arrivo al dunque, senza troppi giri di parole tedianti: oggi, mentre tutti invocano un terzino, un centrocampista, un attaccante, un allenatore, a me piacerebbe solo riavere... Un presidente, anzi "il Presidente", con l'articolo determinativo e la lettera maiuscola. Sono cresciuto ascoltando il suo discorso la sera della festa dello Scudetto 1988: non dimentico la commovente lettera a suo padre l'indomani del primo successo a Tokyo, penso di averla letta e riletta un migliaio di volte e ne assaporo una sfumatura diversa, un brivido, un'emozione nuova. Ebbene, sono queste le cose di cui mi sento orfano quest'oggi, l'affetto, la passione, l'amore incondizionato e la protezione che Lei ha saputo sempre dare al popolo rossonero: lei amava Borghi (a proposito, lo sa, Presidente... Oggi è diventato un grande tecnico, in Sudamerica), ma comprò Rijkaard per vincere... Lei sceglieva Gullit e Van Basten guardandoli in videocassetta, strappava Donadoni ad una Juventus egemone del mercato, regalava Lentini e Papin senza troppi problemi perchè fiero delle proprie scelte: non pensi che io viva su Marte, lo so benissimo che tra un terremoto ed una guerra, oggi ha qualcosa di più importante da amministrare e proprio per questo ho reputato la scelta dell'autofinanziamento un atto d'amore, una garanzia di vita eterna al Milan qualsiasi sia il destino dell'economia mondiale o delle sue aziende. Eppure mi brucia, non posso rassegnarmi, non mi accontento di qualche intervento sporadico e raramente aderente a pieno alla realtà: purtroppo il destino, fin troppo crudele forse, ha voluto smentirla in fretta sulla parità di organico tra Milan ed Inter... Che sia un segno? I "bene informati", quelli che non ci prendono mai per intenderci, dicono che ha deciso di vendere, che del Milan "non gliene frega più nulla": glielo spieghi Lei, Presidente, che chi ha visto il Milan dei Puricelli, dei Tosolini, dei Carapellese, non può disinnamorarsi di punto in bianco. Il Calcio però va avanti, e mi sorprende che Lei che è stato un innovatore in tutti i campi in cui si è cimentato (e sempre con successo), non lo abbia notato: oggi senza stadio di proprietà, senza scouting mondiale, senza settore giovanile, senza parità di tesseramento di extracomunitari, senza tassazione unificata a livello europeo, senza valorizzazione del brand nell'Est asiatico, non si va da nessuna parte ed il nostro, caro, vecchio Milan, rischia di perdere il treno. Non una mera questione di denaro dunque, ma di progetti, di idee, di sogni: tutto ciò in cui Lei, da Presidente del Milan, è sempre stato maestro sin dal primo giorno. C'è bisogno di Lei Presidente, lo sa chi esterna questo sentimento in maniera garbata, come io sto cercando di fare con Questa, ed anche chi fa finta di dimenticare chi è il Presidente più vincente della storia del Calcio moderno: non c'è sceicco, Colonnello, russo o Florentino che tenga. "Vedrai, domenica prossima ci rifaremo" le sussurrava suo padre mentre Lei in lacrime piangeva per le sconfitte di quel piccolo Milan: oggi i Milanisti vorrebbero sentire le stesse parole da Lei, con il cuore spezzato dagli ultimi tonfi, ma la mente già impegnata a pensare a come rimediare. Difficilmente leggerà questo mio appello, ma non dispero nella Provvidenza: concludo con delle parole importanti. "Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan": Lei, Presidente, dovrebbe conoscerne l'autore.

Cordialmente,
Francesco Letizia

giovedì 1 ottobre 2009

Milan 0 - Zurigo 1

Continuiamo a farci male da soli.......

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